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Costo del Notaio per la prima casa: cosa bisogna sapere?

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Se state per acquistare un’abitazione vi sarete sicuramente già informati sui costi del mercato immobiliare nella vostra zona, avrete valutato le diverse tipologie abitative, giardini e pertinenze quali box o cantine… insomma, di norma le prime cose che vengono alla mente sono – giustamente – quelle che riguardano l’abitazione in sé. Ma come la mettiamo con il costo del Notaio per la prima casa? E quando abbiamo diritto a queste agevolazioni? Una serie di domande cui dare una risposta per non incorrere in spese che non avevamo previsto e che pertanto potrebbero metterci in difficoltà se non valutiamo bene i budget a nostra disposizione.

Costo del Notaio per la prima casa: quando abbiamo diritto alle agevolazioni?

Prima di rispondere alla domanda su quale sia il costo del Notaio per la prima casa, dobbiamo accertarci di avere diritto alle agevolazioni, che consentono un notevole risparmio sulla transazione. Per fare questo, va dunque chiarito ad esempio cosa sia una prima casa: a differenza di quanto si potrebbe pensare, infatti, non si tratta della “prima casa che compro” o altri significati simili. In questo senso potrebbe essere più utile la – più corretta à definizione di “abitazione principale”, cioè la casa in cui intendo risiedere (con il mio nucleo familiare).

Quello che conta è dunque la volontà (che deve tramutarsi in fatto entro un anno dall’acquisto della casa) di prendere residenza stabile in questa abitazione e, per non perdere il mio diritto alle agevolazioni, di viverci per almeno cinque anni. In linea teorica, potrei anche già possedere una casa (ad esempio una casa vacanze al mare o in montagna) comprata senza agevolazioni e acquistare ora una casa di residenza usufruendo delle agevolazioni per la prima casa, in quanto sarebbe appunto abitazione principale della famiglia.

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Esistono poi altre clausole che bisogna rispettare per poter accedere a questi sgravi: la residenza, abbiamo detto, ma anche ad esempio il non possedere altre abitazioni né parti di altre abitazioni su abitazioni poste nello stesso comune in cui intendo comprare la nuova casa, che non deve essere classificata come di lusso.

Insomma, la questione anche se può sembrare semplice, spesso può presentare più sfaccettature di quello che potremmo pensare: ecco perché chiedere la consulenza di un Notaio – cui poi ci rivolgeremo anche per il rogito – è sempre una buona idea.

Il costo del Notaio per la prima casa: facciamo i conti

Ora che ci siamo accertati di avere diritto alle agevolazioni, possiamo iniziare a fare qualche conto sul costo del Notaio per la prima casa. Non possiamo determinare quali saranno la parcella del Notaio e altre spese sottoposte alla sua discrezionalità, quello che possiamo fare invece è determinare l’importo delle imposte, che, essendo definite per legge, non variano a seconda del professionista cui ci rivolgiamo. Ricordiamo infatti che tra i costi del Notaio per la prima casa ci sono anche quelli relativi alle imposte (a meno che si debba pagare l’Iva).

Se acquistiamo da privato o da impresa dopo cinque anni dai lavori di costruzione o ristrutturazione, dovremo versare al Notaio l’Imposta di Registro nella misura del 2% del valore catastale, oltre all’Imposta Ipotecaria e all’Imposta Catastale, entrambe di 50 euro.

Se invece acquistiamo da impresa entro i cinque anni dalle opere, al Notaio dovremo pagare solo Imposta Ipotecaria e Imposta Catastale, sempre dell’importo di 50 euro l’una, ma di contro dovremo pagare all’impresa l’Iva pari al 4% del valore commerciale dell’immobile (il prezzo che stiamo pagando).

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