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Istanza di Riabilitazione al Tribunale di Sorveglianza

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L’istanza di riabilitazione al Tribunale di sorveglianza è un processo tramite cui una persona fisica che ha subito delle condanne penali può recuperare una fedina perfettamente pulita, tornando di fatto ad essere una persona incensurata.

È molto interessante informare circa questa possibilità, dal momento che molte persone non conoscono questo iter; affinché la procedura possa essere compiuta nel modo più efficiente possibile e soprattutto con un risultato positivo, è opportuno che la persona interessata si faccia assistere da un avvocato.

Chi può presentare istanza di riabilitazione

Per esigenze come queste la figura del legale sa rivelarsi fondamentale, sia perché un professionista è in grado di suggerire con certezza al proprio cliente se l’istanza può effettivamente essere presentata, e sia perché può aiutare l’assistito nel redigere la domanda nel modo più corretto possibile.
La presentazione dell’istanza di riabilitazione al Tribunale di sorveglianza di riferimento prevede alcuni step fondamentali per l’accoglimento, e prima di entrare nel dettaglio è fondamentale scoprire quali sono i tempi minimi che è necessario attendere prima di poter presentare tale domanda.

La riabilitazione può essere richiesta ad una distanza di almeno 3 anni dall’espiazione della pena; tale cifra cresce a 8 anni per i recidivi aggravati e a 10 anni per i delinquenti abituali.
Un aspetto molto importante che deve essere verificato al momento del compimento della domanda è l’assenza di procedimenti giudiziari in corso, quindi dei cosiddetti carichi pendenti o di qualsiasi altra condanna differente da quella per cui si chiede riabilitazione.

I documenti da allegare alla domanda

Per presentazione dell’istanza di riabilitazione al Tribunale di sorveglianza vanno anzitutto indicate le generalità della persona richiedente, allo stesso modo devono essere specificate sentenze e decreti penali per cui la riabilitazione viene richiesta; in alternativa si possono anche menzionare a livello generale tutte le condanne presenti nel casellario giudiziale, affinché la fedina penale risulti nuovamente pulita.

Vedi anche  Dpr num. 639 del 1970: Decadenza prestazioni previdenziali

Deve essere specificato il motivo per cui si intende ottenere la riabilitazione, e la persona interessata deve dimostrare di aver posto rimedio ai danni causati alle parti lese, o comunque di aver fatto tutto il possibile in tal senso.

Da questo punto di vista può essere utile presentare una dichiarazione prodotta dalla parte lesa in cui attesta di aver ricevuto un risarcimento e di essere soddisfatta, nel caso in cui le parti lese non siano individuabili chi richiede l’istanza di riabilitazione al Tribunale di sorveglianza deve dimostrare di aver compiuto tutte le ricerche possibili per poterle individuare.
Nel caso in cui il soggetto richiedente sia in una condizione economica tale da non poter porre rimedio ai danni causati alla parte lesa, deve dimostrare questo suo status.
Da questo punto di vista possono risultare utili documenti quali dichiarazioni dei redditi, certificati di disoccupazione ecc.

Altri documenti che possono rivelarsi preziosi

La domanda va presentata in carta semplice, dunque senza alcuna marca da bollo, e non può che essere positivo allegare alla medesima dei documenti utili quali i decreti penali per cui si richiede l’abilitazione e le ricevute di pagamento delle spese processuali sostenute.
Sicuramente può essere utile allegare alla domanda eventuali documenti che attestano la buona condotta della persona negli anni che hanno seguito l’espiazione della pena, come ad esempio documenti in cui si attesta l’impegno attivo in attività di volontariato o a qualsiasi altra azione socialmente utile.

Riabilitazione: perché può essere un processo davvero importante?

Sono questi, dunque, gli aspetti principali a cui è necessario badare per presentare un’istanza di riabilitazione al Tribunale di sorveglianza di riferimento; la consulenza di un avvocato esperto ad ogni modo assicura al cliente un procedimento tecnicamente impeccabile, incrementando così le possibilità che la domanda venga accolta.
La riabilitazione può essere un’opportunità davvero molto importante per la persona che ha subito delle condanne penali: al di là degli aspetti più ovvi, infatti, la riabilitazione può sicuramente essere utilissima dal punto di vista psicologico, consentendo così alla persona di poter accantonare definitivamente il suo passato infelice e costruirsi così una vita pulita, senza dover più fare i conti con le “macchie” presenti sulla sua fedina penale.

Vedi anche  Come si svolge il Giuramento avvocato: formula ed esame
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