Estinzione anticipata leasing (riscatto anticipato leasing)
Si parte da una considerazione banale: per evitare di essere truffati, “basta controllare” la banca.
Ovviamente il controllo non deve essere fatto per forza dall’imprenditore o dal privato, può essere chiesto di controllare le proprie posizioni da un esperto consulente di perizie econometriche, che analizzerà i dati riguardanti la situazione finanziaria e bancaria all’interno di un software il quale tirerà fuori quali sono i dati reali rispetto a quello promesso dalla banca o convenuto con la banca.
Quindi è un dato allarmante perché poi le banche, anche in caso di riscatto anticipato leasing immobiliare, ad esempio, continuano ad avere questo forte potere ed il contraente è colui che non può fare a meno della banca o dice di non poter fare a meno e purtroppo è soggetto a quegli interessi che a volte sono molto alti.
Accade dunque che coloro che sono più soggetti all’usura, e quindi alle vessazioni da parte delle banche, sono proprio quei soggetti cosiddetti deboli, quelli che hanno veramente bisogno.
Coloro che magari in un periodo di crisi hanno veramente bisogno, si trovano difronte una banca che non li aiuta, anzi, si li aiuta ad affossarli e quindi in questo caso va contro il principio stesso, il principio etico per cui la banca è stata creata, che è quello di aiutare, di dare mutuo soccorso per l’imprenditore, che una volta non doveva cadere nelle trappole degli usurai, invece oggi sono proprio le banche a fare l’usura. Spesso perciò l’imprenditore si trova con le spalle al muro, costretto a ricorrere al riscatto leasing da parte di terzi.
Per questo motivo, l’imprenditore dovrebbe essere protetto, anche nel caso del calcolo estinzione leasing (contabilità e notaio inclusi): per evitare di essere truffati basta controllare e andare a verificare e far verificare da chi è competente.
Surroga leasing e surroga mutuo aziendale: usura bancaria su conti affidati, mutui e leasing
In caso di necessità di surroga mutuo aziendale (ipotecario o non), surroga leasing immobiliare e di surroga contratti di leasing in generale è consigliabile anzitutto capire se nel contratto in essere sia presente usura bancaria.
Per capire se la banca ha applicato al tuo mutuo, fido o leasing un tasso usurario, al fine di far valere i propri diritti nei confronti della banca, è sconsigliabile agire da soli: bisogna farsi assistere da un legale o un consulente esperto.
Per verificare se sussiste usura bancaria il procedimento è molto semplice: vi sono i tassi di riferimento (per esempio un mutuo che è stato contratto nel periodo, mettiamo 2006, si può andare nel trimestre, per esempio luglio, si può andare sul trimestre dove si vanno a verificare quali sono i tassi effettivamente applicati).
In quel caso, quali sono i tassi? Si va a vedere le tabelle che pubblica Banca Italia. Quelle tabelle sono molto chiare: andando a vedere sui mutui, per esempio il 5% di interesse, a quel punto bisogna andare a verificare qual è il parametro di riferimento.
Il parametro di riferimento è T.E.G.M., che è il tasso effettivo globale medio, quello che è il riferimento, in quel momento per tutte le posizioni: possono essere prodotti, mutui, conti correnti affidati (fidi), leasing, i prestiti personali, i prestiti per aziende. Questi parametri sono molto evidenti, sono pubblicati e sono necessari per fare un calcolo di quant’è il tasso soglia (il calcolo però è consigliabile farlo fare ad un esperto). Superato questo di un solo centesimo vuol dire che il mutuo è in usura.
Bisognerebbe in questo caso essere degli esperti ma capite benissimo che se un imprenditore va per esempio in extrafido, a 50 mila euro di fido, e va ad utilizzarne 51 mila, tutto quell’extrafido che viene assolutamente messo un tasso completamente diverso, a volte il doppio di quello che è il tasso applicato normalmente.
Quindi è ovvio che in quel periodo va in usura. La verifica va fatta tramite un software, quindi va fatta fare da professionisti, ma sappiate che ci sono tutti gli elementi per andare a verificare.
Quindi è bene andare sempre ad informarsi e a controllare. Il nemico numero 1 dell’italiano è la disinformazione. La disinformazione permette alle banche di abusare, di fare ciò che vogliono perché se io so riesco ad intervenire, anche a capire e ad agire e a saper come rispondere; se invece io non so, sono al di fuori dell’informazione, l’altro può fare di me ciò che vuole.