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Avvocato e avvocatessa: qual’è il femminile di avvocato?

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Il settore degli studi legali e dell’avvocatura in generale sta vivendo una fase di profonda evoluzione, anche sotto il punto di vista di elementi che possono sembrare di secondo piano. Una delle domande principali riguarda l’aspetto grammaticale, con un dubbio inerente ad una determinata forma linguistica. Infatti, qual è il femminile di avvocato? Meglio parlare di avvocataavvocato o avvocatessa? Dare una risposta ben definita non è così semplice.

Qual è il femminile di avvocato il punto di vista linguistico

Avvocata o avvocato? Tra le varie connotazioni riguardanti la professione di avvocato femminile, la prima da prendere in considerazione riguarda senz’altro il punto di vista linguistico. Sotto questo aspetto, la situazione si risolve in maniera elementare e senza perdere troppo tempo si può capire qual è il femminile di avvocato.

Il femminile avvocato? Secondo diversi esperti del settore, il termine che indica una determinata professione deve restare al maschile anche se è riferito ad una donna. In pratica, la forma corretta corrisponderebbe semplicemente ad avvocato, senza entrare nell’ulteriore dilemma tra avvocata e avvocatessa quando ci si riferisce ad un avvocato donna.

Un’eccezione è rappresentata dal femminile di dottore e professore, dato che le parole dottoressa e professoressa sono considerate corretta. Già diverso è il discorso riguardante mestieri quali il medico, il sindaco, il ministro e così via.

Qual è il femminile di avvocato l’evoluzione di determinati significati professionali

Tornando alla situazione iniziale, nel corso degli ultimi tempi si è dibattuto molto sul tema della declinazione di avvocato al femminile di determinati mestieri presenti perlopiù nella forma al maschile. Si dice avvocato o avvocata? Ad esempio, avvocata viene utilizzato con un’accezione ironica e non è una forma molto comune. Al tempo stesso, avvocatessa può contrassegnare non soltanto chi svolge la relativa professione, ma anche la moglie dell’avvocato, o più semplicemente una donna che vuole difendere con forza le opinioni di qualcun altro. Le cose sono ulteriormente cambiate con la particolare necessità di declinare determinati titoli al femminile ad ogni costo, nonostante la forma stilistica non sia delle migliori. Tutto ciò perché, per fortuna, numerose donne stanno assumendo ruoli di primo piano nella nostra società, dai deputati ai ministri, passando per i sindaci e i presidenti. Ed ecco che in tali casi vengono adottate le forme deputataministrasindacapresidentessa, ma anche questora e architetta. Non a caso, in tempi recenti, l’Accademia della Crusca ha mostrato una certa apertura riguardo a questa modifica, con la legittimità di adottare il genere femminile per diversi ruoli istituzionali.

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Qual è il femminile di avvocato, l’avvocatessa: un dubbio che difficilmente trova soluzione

Avvocatessa o avvocato? Attualmente, la situazione resta ancora in una fase di stallo ed ogni forma può sembrare corretta o errata al tempo stesso. Ci sono donne che preferiscono farsi appellare con una professione al genere femminile, e altre che non gradiscono particolarmente quella che può essere considerata come una sorta di declinazione coatta. Allora avvocato o avvocatessa Crusca? La forma avvocato appare ancora come la più adeguata al contesto, anche se la l’Accademia della Crusca e gli altri organi competenti hanno aperto al termine avvocatessa. Si tratta comunque di un termine dalle origini molto recenti, che per molti sembrano poco familiari e ai quali la gente è poco avvezza. Secondo quanto afferma la docente di Linguistica italiana presso l’università di Modena Cecilia Robustelli, gli uomini fanno molta fatica ad accettare un nuovo status che possa garantire maggiore rilevanza ad un ruolo al femminile, con la conseguente difficoltà ad arrivare alla tanto agognata parità dei sessi. Al tempo stesso, neanche le donne si sentono sicure e valorizzate nell’essere chiamate avvocatessearchitettesindache e così via, dato che secondo loro un titolo di genere maschile avrebbe più significato di una sorta di scimmiottamento al femminile. Il dilemma è ancora aperto e non sembra in via di soluzione imminente.

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